La Stazione Giovanni XXIII della metropolitana, a differenza delle altre già esistenti, sarà su tre livelli. Anche il piano di accesso dalla quota stradale, infatti, sarà oggetto di interventi architettonici che restituiranno questo spazio pubblico all’aperto, compreso tra piazza Papa Giovanni XXIII, via Archimede e, in piccola parte, via D’Amico, ai cittadini e ai turisti.
Il primo livello sarà alla quota stradale (quindi il corpo di stazione emergerà in superficie) e sarà caratterizzato da strutture metalliche articolate che costituiranno una sorta di velario della piazza; il secondo livello sarà sotterraneo e consisterà in un unico grande mezzanino comprendente anche alcuni spazi commerciali; infine, il terzo livello, come di consueto, comprenderà le banchine di accesso ai vagoni ferroviari.
La stazione Giovanni XXIII avrà quattro accessi: due nella nuova piazza, nel lotto compreso tra piazza Papa Giovanni XXIII e via Archimede, e due in viale viale Africa, lato est.
Gli ascensori saranno tre: uno, nella parte centrale della piazza, sarà nel corpo di stazione emergente e collegherà la quota stradale con il mezzanino, mentre gli altri due ascensori collegheranno il mezzanino al piano del treno, uno per ogni direzione.
La stazione dispone già di una predisposizione di collegamento sotterraneo con la stazione centrale FS, ma l’effettiva realizzazione non è prevista né nei lavori della tratta Galatea-Giovanni XXIII e nemmeno in quelli della tratta Giovanni XXIII-Stesicoro.
A fine giugno 2015 è previsto l’inizio dei lavori di ammodernamento tecnologico nella tratta in questione, appaltati per 22 milioni di euro con la durata di circa 200 giorni: quindi, per fine anno, dovrebbero essere completati. Successivamente, prima di essere aperta al pubblico, la stazione e la relativa tratta della metropolitana saranno soggette a verifiche tecniche e collaudi: a meno di imprevisti, pertanto, la stazione potrà aprire i battenti nell’estate del 2016.
Ecco le opere civili ancora da realizzare:
– galleria artificiale di linea dalla progr. 879,44 alla progr. 899,44 (il diaframma è stato abbattuto ad aprile);
– tunnel di collegamento con gli ingressi di viale Africa Est;
– scale di accesso al mezzanino;
– locale interrato per la sottostazione elettrica di trasformazione;
– solettone per la formazione del piano di regolamento della piattaforma ferroviaria;
– marciapiedi di linea;
– opere civili di finitura della stazione Giovanni XXIII;
– sistemazione della piazza sovrastante la stazione Giovanni XXIII;
– armamento;
– realizzazione della sovrastruttura ferroviaria dell’intera tratta, mediante piattaforma in c.a.p., rotaie 50 UNI ed elementi di ancoraggio tipo “PANDROL”.
domanda: che soluzione tecnica hanno trovato per il problema legato al palazzo “Fastweb”?
Hanno dovuto adottare una modalità diversa per frantumare la roccia; le forti vibrazioni avrebbero potuto lesionare il palazzo sovrastante.